mercoledì 1 ottobre 2008

PITCH: UNO DI NOI…ANZI PRIMO FRA NOI

Il 14 maggio 1986 in casa Tosoni è giorno di grande festa per mamma Rosanna, papà Riccardo e la loro figliola Agnese di 5 anni: nasce Pietro. Già qui si potrebbe affermare che rispetto ai suoi coetanei tutt’ora in attività, o comunque nel giro dell’atletica, sia stato il primo!
Inizia all’età di 7 anni la sua avventura nell’atletica leggera, quando si presenta a quell’omone di Enzo che dall’alto del suo metro e novanta di altezza, lo prende subito in simpatia…simpatia che nel corso degli anni diventerà ammirazione e affetto, tanto è vero che alcuni anni più tardi qualcuno rinominerà Pietro “il cocco di Enzo”.

Sempre in quegli anni di scuola elementare al nostro Pietro incomincia ad essere storpiato il nome che dapprima diventa semplicemente Piter, poi passa attraverso un più stravagante Pitcher (per enfatizzare la pronuncia inglese), arrivando infine al definitivo Pitch (che qualcuno ancora oggi sostiene essere molto più semplicemente Pic), ma che Enzo rivendica con forza perché l’autrice è sua figlia Silvia, coetanea di Pietro e molto amica e soprattutto presente allo svolgimento delle vicende che lo hanno riguardato negli anni.

Sono gli anni d’oro di Pitch nell’atletica, nonostante la tenera età e la struttura fisica ancora esile inanella gare su gare, record sociali su record sociali e anche qualche vittoria, ma soprattutto un sacco di medaglie, risultando il primo di noi sia per questo motivo, sia per il numero di gare fatte e per la diversità delle gare coperte (passava tranquillamente dai 50 metri ostacoli, alle corse campestri, passando per il salto in lungo e il lancio della palla).
Attorno al 96-97, in età di scuola media Pitch comincia ad avere la compagnia di qualcuno dei suoi amici e coetanei che fino a quel momento avevano fatto qualche altro sport o semplicemente nulla; ovviamente rilevante è stato il ruolo giocato da lui nel portare dentro l’atletica tutti i suoi amici che non la conoscevano o facevano altro, contribuendo in maniera determinante a creare il gruppo di giovani che tuttora sostengono la neonata Atletica Villafranca. Nonostante passino gli anni e le categorie e gli avversari diventino sempre più tosti (soprattutto gli amici-avversari della stessa squadra e dello stesso paese) Pitch rimane sempre il più forte di noi e soprattutto il più intraprendente visto che oltre alle corse, nel passare degli anni si migliora anche in discipline come il salto in lungo (5,60 da allievo!!!), salto triplo (12,50 da allievo!!!) e salto con l’asta (2,80 da allievo), mantenendo comunque in qualsiasi gara un buon livello tecnico che gli ha sempre permesso di ridurre al minimo le differenze con gli atleti specialisti più forti della provincia e della regione.

Il 2003 e il 2004 sono probabilmente i migliori anni della carriera di Pitch perché dedicando più attenzione e più allenamento alle corse riesce ad abbattere i muri dei 12” nei 100m (il suo personale è 11”8), dei 24” nei 200m (il suo personale è 23”9) e dei 55” nei 400m (il suo personale è 54”8), nella categoria juniores, che ne fanno uno degli atleti più temibili in provincia nella velocità…Ovviamente il primo a Villafranca, in grado di impensierire anche l’allenatore Marco Piazzi, capace di prestazioni molto migliori, oltre che di una stazza fisica completamente migliore: 1metro e 65 contro un colosso di 1metro e 92, con una differenza di età di 10 anni.

Nel marzo 2005, esattamente il 21, proprio nel giorno di chiusura della stagione invernale suggellata dall’ultima campestre stagionale a San Pietro in Cariano, la truppa villafranchese e tutta l’atletica veronese viene scossa dalla notizia della partenza di Pitch, purtroppo non per affrontare l’ennesima gara, ma per intraprendere un lungo viaggio senza ritorno dalle persone che gli vogliono più bene.

Tutti ricordano Pitch per la sua incredibile voglia di scherzare e affrontare tutto con il sorriso e sfrontatezza… e purtroppo anche in questo caso, come sempre successo nella sua vita, vissuta da apripista, leader semplice e silenzioso, ma carismatico, spontaneo, agile e leggero come nella corsa; non solo per essere uno di noi, ma il primo fra noi e di noi…anche se stavolta non l’avremmo proprio voluto.

E a lui viene dedicato il meeting di atletica leggera organizzato a Villafranca a fine giugno ogni anno da coloro che sono i suoi famigliari, parenti, amici e compagni…ed in generale tutti coloro che gli hanno voluto bene e hanno avuto la fortuna di conoscere il
primo fra noi!!!

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